La vitamina D svolge un ruolo chiave nei disturbi scheletrici e cardiovascolari, nei tumori, nelle malattie del sistema nervoso centrale, nelle malattie riproduttive, nelle infezioni e nei disturbi autoimmuni e dermatologici. Le due principali fonti di vitamina D sono l’esposizione al sole e l’assunzione orale, inclusa l’integrazione e l’assunzione dietetica. Diversi fattori sono coinvolti nel regolare lo stato della vitamina D, quali il fototipo, il sesso, l’indice di massa corporea, l’attività fisica, l’assunzione di alcool e i polimorfismi della vitamina D. I pazienti con disturbi fotosensibili tendono ad evitare l’esposizione al sole, e questa pratica, insieme alla fotoprotezione, può mettere questa categoria di pazienti a rischio di carenza di vitamina D. Il mantenimento di una buona concentrazione sierica di vitamina D deve essere garantito in dermatite atopica, psoriasi, vitiligine, eruzione polimorfa, micosi fungoide, alopecia areata, lupus eritematoso sistemico e nei pazienti con melanoma.